Strumenti di sussidiarietà fiscale

Il progetto di ricerca

Il 5xMille, il 2xMille e l’8xMille sono tutti strumenti di sussidiarietà fiscale e rappresentano per il mondo del Terzo settore un’importante fonte nel mix della sostenibilità finanziaria.

A differenza di molti altri strumenti, di questi abbiamo a disposizione moltissimi dati che ne permettono un’analisi molto dettagliata e approfondita. Purtroppo, l’Agenzia delle Entrate li mette a disposizione in formato pdf, in particolare il 5xMille, rendendo estremamente difficoltosa questa attività.

Per questo motivo, da alcuni anni ci stiamo impegnando per rendere disponibili questi dati ai nostri associati in formato excel e per tutte le persone interessate uno strumento online per esplorare in profondità tutti i dati.

5x1000

Anno 2021
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Se l’anno fiscale 2020 ci ha dato uno spaccato di quanto il periodo pandemico abbia influenzato gli italiani nella loro scelta di destinazione del 5xmille, quest’anno
emerge evidente quanto la pandemia abbia inciso anche sui redditi.

Le tre principali evidenze che emergono dall’analisi dei dati sono:

  1. tetto a 525 milioni di euro: per la prima volta dal 2015 abbiamo a disposizione dati economici reali, non inficiati dallo sforamento del tetto. L’innalzamento del tetto viene però vanificato dal calo degli importi destinati (520+3 milioni nel 2020 a fronte dei 508 milioni del 2021), solo in parte giustificati dal calo dell’IRPEF che passa da 191,6 miliardi a 187,4 miliardi;
  2. calo delle destinazioni: continua il preoccupante calo delle scelte (-400 mila nel 2020 e -160 mila nel 2021), in questo caso in linea con il calo dei dichiaranti (- 345 mila rispetto al 2020);
  3. diffrenze tra comparti: contrariamente a quanto previsto, il secondo anno di emergenza sanitaria non ha premiato né i comparti della Ricerca (-48.610 firme tra sanitaria e scientifica), né i Comuni (-45.100 firme). Sono invece cresciuti i comparti dello Sport (+23.964 firme), Cultura (+3.233 firme) e Aree Protette (+2.906 firme).

» Osservatorio interattivo online dei dati 5×1000 2021 (pubblico)

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Appendice 2020 – Analisi dati (esclusivo per i soci)

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Appendice 2020 – Excel elaborazione dati (esclusivo per i soci)

» Registrazione webinar di presentazione dell’analisi dei dati (esclusivo per i soci) 

 

Anno 2020
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L’anno fiscale 2020 è stato un anno particolare dal punto di vista della destinazione del 5xMille. Sicuramente i cambiamenti e le restrizioni dovuti al periodo pandemico hanno inciso sulla scelta degli italiani di destinare il proprio 5xmille.

Le tre principali evidenze che emergono dall’analisi dei dati sono:

  1. superamento del tetto previsto dalla legge: anche nel 2020 l’ammontare complessivo del 5×1000 indicato dai contribuenti è stato superiore al tetto, fissato per legge a 520 milioni di euro, arrivando a 523 milioni di euro;
  2. calo delle scelte espresse: si è registrato un preoccupante calo delle scelte espresse (-500 mila), probabilmente a causa delle difficoltà generate dalla pandemia e/o dai cambiamenti nelle modalità di dichiarazione attuati a livello fiscale. Il calo è stato compensato solo in parte da un aumento delle scelte generiche (+153 mila);
  3.  redistribuzione importi sotto i 100€: per la prima volta si attiva il meccanismo di redistribuzione all’interno dello stesso comparto (solo per Volontariato, Sport, Ricerca Scientifica e Sanitaria) degli importi inferiori a 100€, introdotto dal nuovo quadro normativo introdotto dalla Riforma del Terzo settore. 4.156 enti non hanno superato la soglia, per un importo complessivo di poco più di 205 mila euro.

» Osservatorio interattivo online dei dati 5×1000 2020 (pubblico)

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Appendice 2020 – Analisi dati(esclusivo per i soci)

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Appendice 2020 – Excel elaborazione dati (esclusivo per i soci)

» Registrazione webinar di presentazione dell’analisi dei dati (esclusivo per i soci) 

Anno 2019
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L’anno fiscale 2019 beneficia dell’innalzamento a 510 milioni di euro del tetto, ormai insufficienti per soddisfare l’intero ammontare destinato. Nonostante ciò, l’ulteriore tetto è stato superato di 23 milioni, generando la destinazione potenziale del 5xMille più alta di sempre.

Le tre principali evidenze che emergono dai dati del 5xMille 2019 sono:

  1. incremento generalizzato importi: l’incremento degli importi non deve essere associato esclusivamente a una buona campagna, ma per effetto dell’innalzamento del tetto, mediamente gli enti hanno beneficiato di un incremento “fisiologico” del 2%;
  2. mancato investimento di molti enti: più di 3.000 enti non hanno ricevuto neanche una firma (neanche quella del loro Presidente), quasi 4.000 enti del comparto volontariato non avevano comunicato le coordinate bancarie per l’accredito degli importi (per un controvalore di 4 milioni di euro) e 40 mila enti (oltre il 50%) non ha superato le 50 firme;
  3. caso aree protette: per il secondo anno si dimostra essere d’appeal con quasi 11 mila firme generiche a fronte di solo 220 scelte con codice fiscale, generando un incredibile valore di redistribuzione dell’inoptato pari a 1.348 euro per ogni firma con codice fiscale (per il volontariato tale valore è di 1,44 euro).

» Osservatorio interattivo online dati 5xMille 2019 (pubblico)

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Analisi Dati 5×1000 – Report 2006-2019 (esclusivo per i soci)

» Lista beneficiari 5xMille 2019 in formato excel (esclusivo per i soci)

» Facebook live di presentazione dei dati (pubblico)

 

Anno 2018
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Le tre principali evidenze che emergono dai dati del 5xMille 2018 sono:

  1. superamento del tetto previsto dalla legge: anche nel 2018 l’ammontare complessivo del 5xMille indicato dai contribuenti è stato superiore al tetto, fissato per legge a 500 milioni di euro, arrivando a 513 milioni di euro;
  2. stabili le firme ma crescono gli enti: le firme espresse e quelle generiche rimangono praticamente stabili rispetto quelle del 2017, mentre cresce il numero di enti iscritti (+4%);
  3. introduzione del comparto dei gestori delle aree protette: se da un lato ha stimolato pochissime firme con codice fiscale del beneficiario (148), sono stati ben 8.440 quelle generiche che hanno generato una quota di riparto dell’inoptato altissima, 1.606,70 euro per ogni firma con codice fiscale.

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Analisi Dati 5×1000 – Report 2006-2019 (esclusivo per i soci) 

» Lista beneficiari 5xMille 2018 in formato excel (esclusivo per i soci) 

» Registrazione webinar di presentazione dell’analisi dei dati (esclusivo per i soci)

Anni 2006-2017
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Nell’area riservata ai soci è disponibile il primo quaderno di ASSIF “I dati del 5×1000. Report 2006-2019” (pdf interattivo) contenente l’analisi di tutti gli anni del 5×1000, dal 2006 al 2019, con focus specifici per singoli comparti.

» I Quaderni di ASSIF nr.1 – Analisi Dati 5×1000 – Report 2006-2019 (esclusivo per i soci) 

2x1000 ALLA CULTURA

Anno 2006 e 2021
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Il 2xMille alle Associazioni Culturali viene introdotto in via sperimentale nell’anno 2016 (Legge 28 dicembre 2015 nr.208 Art.1 c.985), quale ulteriore strumento di sussidiarietà fiscale da affiancare all’8xmille destinato alle confessioni religiose e allo Stato (1989), al 5xMille alle ONP e alla Ricerca (2006), e al 2xMille ai Partiti Politici (2014).

Purtroppo la saltuarietà incostante con cui è stato proposto lo strumento – sommata alle difficoltà iniziali nella definizione di criteri chiari di accesso e al ritardo reiterato con cui è stato attivato nelle sue uniche, ad oggi, due edizioni – non ha permesso di evidenziare a pieno la complessità e numerosità di un settore ancora poco censito.

Gli ultimi dati disponibili (2021) riconfermano l’andamento già registrato nell’edizione 2016 sia in termini di importi complessivi che di destinazioni.

Le tre principali evidenze che emergono dai dati 2021 sono:

  1. stanziamento complessivo: i 12 milioni previsti per legge nel 2021, tarati probabilmente sui risultati 2016 (11.469.955 di euro) non permettono di ipotizzare per il futuro una crescita dello strumento in termini di importi destinati, a meno che non si riveda il «tetto» riportandolo, per esempio, allo stanziamento previsto (LEGGE 28 dicembre 2015, n. 208 art. 1) nella sua prima edizione del 2016 (100 milioni). L’importo destinato nel 2021 dai contribuenti ammonta infatti a 11.757.812 euro, corrispondenti già al 98% dello stanziamento disponibile;
  2. crescita del numero di enti: a fronte degli stessi importi e uguale numero di firme tra il 2016 e il 2021 sono praticamente triplicati gli enti ammessi, passando da 1.130 a 3.027. Dato significativo di questo passaggio è il mantenimento di un bassissimo numero di enti con 0 scelte (solo 16 enti);
  3. potenziale di crescita del numero di scelte: l’elemento più interessante riguarda la potenziale crescita dei contribuenti da coinvolgere. Se infatti il 5xMille e 8xMille coinvolgono rispettivamente il 41% e il 43% dei contribuenti, il 2xMille alle Associazioni culturali registra ancora un misero 3% (1.095.502). Dato simile, se comparato al 2xMille 2021 ai Partiti Politici (1.360.520).

» Osservatorio interattivo online dei dati 2×1000 alla cultura 2021 (pubblico)

» I Quaderni di ASSIF nr.2 – Analisi dati 2×1000 (esclusivo per i soci)

» I Quaderni di ASSIF nr.2 – Appendice 2021 – Excel elaborazione dati (esclusivo per i soci) 

 

 

2x1000 AI PARTITI POLITICI

Anni 2014-2021
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Il 2xMille ai pariti politici è stato introdotto nel 2014 con l’obiettivo di sostituire gradualmente il finanziameneto pubblico ai partiti.

Le tre principali evidenze che emergono dai dati 2021 sono:

  1. leggero calo importi: i partiti politici hanno ottenuto 18.557.883 euro (-1,9% rispetto il 2020, ma +2,8% rispetto il 2019), valore che si è fermato ampiamente al di sotto dell’importo massimo stanziato di 25,1 milioni di euro (pari al 74% del potenziale);
  2. destinazioni in leggera flessione: Anche il numero di destinazioni ha visto un leggero calo (-0,8%) fermandosi a 1.360.520 contribuenti; solo 3 partiti hanno attivato più di 100 mila contribuenti, 14 si sono fermati tra 10 mila e 100 mila, mentre i restanti 13 non hanno superato le 10 mila scelte;
  3. pochi contribuenti firmano: si dimostra essere uno strumento ancora ampiamente poco conosciuto dai contribuenti, se si pensa che solo 3 cittadini su 100 (3,3%) indicano un partito come beneficiario (ricordiamo che non sono ammesse destinazioni senza indicazione specifica), valore estremamente inferiore al 40% circa che si può osservare nel 5×1000 e nell’8×1000.

» Osservatorio interattivo online dei dati 2×1000 ai partiti politici 2019-2020-2021 (pubblico)

» I Quaderni di ASSIF nr.2 – Analisi dati 2×1000 – Anni 2014-2021 (esclusivo per i soci)