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Nasce un tavolo interno sulla comunicazione sociale

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Comunicazione e fundraising sappiamo essere due attività complementari i cui confini sono sempre più sovrapposti. Proprio dalla consapevolezza di tale evoluzione, nella modifica dello Statuto e del Regolamento dell’Associazione, attuata nel 2010 e poi ancora nel 2012, è stato deciso di includere come soci anche i professionisti della comunicazione e del marketing sociale orientati alle attività di raccolta fondi.

Sempre nel 2010 un gruppo di soci ASSIF assieme a dei rappresentanti di TP (Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti) hanno lavorato a un documento per proporre all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria alcune modifiche al Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Quella esperienza, ha evidenziato come tali iniziative possono avere buon fine solo se sviluppate e spinte in sinergia con tutti i soggetti attivi in questo settore.

In questi ultimi anni il dibattito e il confronto sulla corretta comunicazione e sulle buone pratiche da adottare, soprattutto nei confronti della rappresentazione dei beneficiari, è proseguito attraverso tavole rotonde, convegni e discussioni aperte su internet. Ma ora i tempi sono maturi per provare a proporre un importante cambiamento, non solo nelle pratiche ma anche nella cultura.

Nelle ultime settimane l’attenzione degli operatori si è nuovamente focalizzata su questi temi, soprattutto grazie all’articolo di Nino Santomartino (qui) in cui si auspica la ripresa dei lavori per proporre nuove modifiche al Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Contemporaneamente nel gruppo di discussione interno ai soci (Agorà di ASSIF) molti fundraiser hanno evidenziato la necessità di proporre un’attività di più ampio respiro che trasformino in proposte concrete le varie idee e i dibattiti sulle buone prassi nella comunicazione sociale.

Per questo motivo ASSIF ha deciso di farsi promotore di un tavolo di lavoro interno, coordinato dal socio Michelangelo Carozzi, con l’obiettivo da un lato di preparare delle proposte concrete da condividere successivamente con tutti gli altri operatori del settore nel tavolo proposto da AOI, e dall’altro di sviluppare delle occasioni pubbliche di confronto al fine di accrescere la consapevolezza dell’importanza di una corretta, efficace ed etica comunicazione in ambito sociale.

 

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