Ultima tappa del diario di viaggio di Roger Bergonzoli, Responsabile raccolta fondi e comunicazione della Fondazione Santa Rita da Cascia e vincitore del premio IFA - fundraiser dell'anno 2017, dall'IFC International Fundraising Congress. Se ti sei perso le giornata precedenti: Day #1, Day #2, Day #3.
L’ultimo giorno dell’IFC 2017 inizia con sensazioni contrastanti. Da un lato la stanchezza accumulata nella giornata del giovedì, ricchissima di sessioni (in tutto si potevano collezionare 7 ore di formazione) e conclusa con la partecipatissima festa a tema. Dall’altro la voglia di capitalizzare l’ultimo workshop, vivere la plenaria e dedicarsi agli ultimi scampoli di networking.
Dopo aver focalizzato l’attenzione sui lasciti e gestione del fundraising team, decido di chiudere con una sessione dedicata al “Donor Love” un argomento su cui stiamo lavorando da tempo. Qualche spunto me lo porto a casa anche in questo caso, pur con la consapevolezza di aver già imboccato la strada giusta. Valore aggiunto della sessione sono i due relatori, la canadese Jen Love e l’irlandese Simon Scriver, molto affiatati e con una concreta conoscenza della materia. Sessione animata anche da una telefonata live ad una organizzazione non profit per verificare e condividere la gestione del donatore, dal centralino fino all’ufficio fundraising.
Siamo all’atto conclusivo, la plenaria finale con l’atteso intervento di Bisi Alimi. A tratti davvero trascinante, con il suo stile che alterna l’ironia alla toccante condivisione di momenti personali. C’è la sua vita in Nigeria, prima del suo outing in diretta TV, poi la sua esperienza in Inghilterra prima da rifugiato e poi da cittadino britannico impegnato nella lotta per l’integrazione dei diritti LGBT e dei rifugiati.
In chiusura focalizza l’attenzione e il messaggio sulla necessità e l’importanza di agire come “angelic troublemaker”. Un concetto che ci arriva da Bayard Rustin, anima del movimento dei diritti civili negli USA. Quando ormai la standing ovation è scattata, spontanea e rumorosa, ci arriva la frase di chiusura della plenaria e dell’IFC2017:“I am Bisi Alimi, and I am an angelic troublemaker.”